63° Btg. “CAGLIARI”
Descrizione | |
Attiva | Dal 1975 |
Nazione | Italia |
Arma | Fanteria |
Specialità | Fanteria d’arresto |
Dimensione | |
Comando | S.Lorenzo Isontino (GO) |
Motto | “PROCEDERE NON RECEDERE” |
Battaglie/Guerre | |
Parte di | |
Divisione Meccanizzata “FOLGORE” | |
Brigata Meccanizzata “GORIZIA” dal 1977 | |
Reparti dipendenti | |
Distaccamento di Lucinico (GO) | |
Distaccamento di Farra d’Isonzo (GO) | |
Comandanti | |
Alla costituzione | Ten. Col. Mario RAGHER |
Decorato di due croci dell’Ordine militare d’Italia, due medaglie d’argento, una medaglia di bronzo e una croce di guerra al valor militare. Il battaglione festeggia il combattimento di Polazzo (02/07/1915) dove si guadagna la medaglia d’argento al valor militare. Costituito il 1º agosto 1862 si scioglie il 30 novembre 1991 a San Lorenzo Isontino (Go).
Motto: “Procedere non recedere”.
La Brigata “Cagliari” fu costituita il 1º agosto 1862 con il 63º e 64º Reggimento di fanteria. Durante la grande guerra la “Cagliari”, dopo aver combattuto sull’Isonzo sugli Altipiani, verrà inviata in Macedonia nel luglio 1916, inquadrata nella 35ª Divisione del Generale Petitti di Roreto, prendendo parte alle operazioni belliche in quel difficile settore. Nel 1926, in applicazione dell’Ordinamento Mussolini-Cavallero, il Comando di Brigata e il 64º Reggimento fanteria furono disciolti, mentre il 63º Fanteria passò alla XXVI Brigata della Divisione di fanteria “Assietta”. Il 5 aprile 1939 il Reggimento contribuì invece a riformare, con il ricostituito 64° e col 59º Reggimento artiglieria per divisione di fanteria, la Divisione di fanteria “Cagliari” (59^), che prese ovviamente parte alla II guerra mondiale, partecipando dapprima ai combattimenti sul fronte francese, e dal gennaio 1941 a quelli sul fronte greco-albanese. Destinata a presidiare il Peloponneso meridionale, la Divisione fu sciolta in conseguenza dei fatti che determinarono l’armistizio. Nel dopoguerra verrà poi costituito il 63º Battaglione Fanteria d’Arresto “Cagliari”, erede delle tradizioni e della bandiera del 63º Reggimento, destinato al presidio delle opere fortificate al confine orientale, che sarà poi disciolto al pari di altri reparti della specialità nel 1991.