CANNONE 105-25 SF
Tipo di arma | cannone |
Paese di Origine | Italia |
Impiego | |
Corpi/Reparti E.I. | Artiglieria |
Fanteria Arresto | |
Conflitti | II^ Guerra Mondiale |
Guerra fredda | |
Produzione | |
Azienda/Arsenale | Ansaldo |
Data di produzione | 1943 |
Varianti | Semovente d’ artiglieria |
Cannone cc. nelle opere del Vallo Alpino e della Fanteria d’Arresto | |
Caratteristiche tecniche | |
Peso | |
Lunghezza canna | 2600 mm |
Calibro | 105 mm. |
Munizionamento | Granata perforante tipo APC
Granata “effetto pronto” HEAT |
Azione | A rinculo con ammortizzatori a gas |
Cadenza di tiro | 8 c/min |
Velocità alla volata | 500 mt/sec |
Tiro utile | 1000-1500 mt |
Gittata max. | 3000 mt. |
Alimentazione | manuale |
Settori di utilizzo | Brandeggio +- 18°
Elevazione -10°/+16° |
STORIA
A metà del 1942, l’esercito italiano emise una serie di requisiti per un nuovo veicolo che poteva raddoppiare sia come veicolo di supporto di fanteria che come cacciatorpediniere, a seconda della situazione. In risposta a ciò, Fiat-Ansaldo e OTO hanno iniziato entrambi a sviluppare parallelamente prototipi attorno a questi requisiti.
I due design concorrenti differivano principalmente nella scelta del telaio. OTO ha scelto il nuovo telaio del serbatoio pesante P40 mentre Fiat-Ansaldo ha scelto di optare per una versione più nuova e più grande del telaio già in produzione per il loro Semovente M42.
Questa decisione permise a Fiat-Ansaldo di completare il loro prototipo molto prima. Nel febbraio del 1943, il Semovente 105/25 M43 fu presentato ai funzionari militari e subito dopo fu ordinato di entrare in produzione, dopo processi riusciti.
La produzione iniziò nell’aprile del 1943, con una produzione pianificata di oltre 800 veicoli. Tuttavia, con l’industria italiana in questa fase avanzata della guerra gravemente paralizzata, la produzione era lenta e il raggiungimento di obiettivi di produzione così elevati era più che improbabile.
Poco prima della firma dell’armistizio a settembre, il trentesimo veicolo uscì dalla catena di montaggio. Il Semovente 105/25 M43 si è dimostrato in combattimento durante la difesa di Roma, dove gli SPG hanno ingaggiato con successo le forze tedesche cercando di riconquistare la città.
Dopo l’occupazione dell’Italia settentrionale da parte delle forze tedesche, la società Fiat-Ansaldo riprese la produzione della Semovente 105/25, questa volta per i tedeschi.
Intorno al 1944 furono costruiti circa 120 semoventi 105/25 M43, che servivano principalmente con forze italiane o tedesche. Nelle ultime fasi della guerra, solo un numero limitato era ancora in servizio e dopo la fine della seconda guerra mondiale, il veicolo fu ritirato dal servizio.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale i cannoni 105-25 che armavano il semovente M43 furono enucleati ed andarono ad armare le opere di difesa dei neo nati Btg. Da posizione e Fanteria Arresto poi.
La bocca da fuoco, si prestava molto bene ad essere inserita nelle casematte corazzate delle opere essendo del tipo “SF” (sfera). Significa che la piastra di unione appunto del tipo “SF” poteva essere fissata agevolmente al fronte del bunker simulando le stesse condizioni di utilizzo dello scafo del semovente.
Nella foto a sopra si può vedere la piastra corazzata frontale su un smv. distrutto